Se dovessimo individuare un progetto riguardante un’opera pubblica che a Casalmaggiore potrebbe raccogliere un plebiscitario e trasversale consenso, non potremmo che citare la Tangenziale. I motivi per cui quest’opera suscita tanta aspettativa da parte dei casalesi, ma non solo, sono facilmente intuibili da chiunque sia disgraziatamente chiamato ad attraversare Casalmaggiore durante la giornata. Per schematizzare il discorso al massimo, suggeriamo un breve elenco:

1) Innanzitutto il pericolo. A causa della commistione tra traffico pesante, eccezionale, autovetture, motocicli e quella che viene comunemente definita “utenza debole”, pedoni e ciclisti, in questi anni di attesa dell’opera gli incidenti si sono purtroppo susseguiti senza sosta. Tante persone hanno subito gravi danni fisici e diversi nostri concittadini hanno purtroppo tragicamente perso la vita.

2) Situazione Ambientale: inutile rimarcare come la nostra zona sia inserita in un territorio, la pianura padana, tra le zone più inquinate in Europa. Ognuno di noi, nessuno escluso, respira ogni giorno polveri e veleni in quantità quattro volte superiori ai limiti di riferimento fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

3) Salute pubblica: strettamente e tragicamente correlata a quella ambientale. Nel nostro territorio la percentuale di molte patologie dell’apparato respiratorio, linfatico e di diverse forme neoplastiche ci colpisce in percentuali ben al di sopra delle medie nazionali. E nascondersi dietro l’escamotage del mezzo pollo serve a poco. Viviamo qui, conosciamo, abbiamo conosciuto e siamo stati tutti colpiti più o meno direttamente.

4) Viabilità complessiva: tutta la viabilità cittadina risulta compromessa, anche a causa di scelte amministrative “deleterie” a partire da un Piano Urbano del Traffico “lunare” che obbliga i cittadini a interminabili giri dell’oca per percorrere, anche in bicicletta, poche centinaia di metri. Risultato? Si cercano scorciatoie contromano, sommando pericolo a responsabilità individuali.

Quanti progetti della tangenziale esistono?
Esistono due progetti:

  1. Il primo, inserito come opera compensativa della famigerata autostrada Tirreno-Brennero, ferma ai box da almeno 30 anni. Costo, di allora, 56 milioni di euro.
  2. Il secondo, la fantomatica “Variante bassa”, un tracciato di 7 km e 200 metri che partiva dalla rotonda Sereni per congiungersi alla Sabbionetana, approvato dalla Giunta Provinciale di Cremona, presidente Salini, di cui facevano parte anche Bongiovanni e Leoni, il 21 Luglio 2014. Progetto poi sparito nel nulla a Casalmaggiore. Costo, di allora, 26 milioni di euro.

In tutti questi anni la tangenziale si sarebbe potuta realizzare?
La risposta è SI, se ci fosse ovviamente stata una REALE volontà politica di farlo.

Quando ad esempio ?

  1. Nel 1997-1998 ad esempio, prima che fosse inserita come opera compensativa della famigerata autostrada Tirreno-Brennero, affidata ad Autocisa. Si racconta che magari avrebbe potuto realizzarla la provincia di Cremona, che ai tempi aveva ancora a disposizione fondi per infrastrutture.
  2. Nel 2014 ad esempio. Dopo aver approvato il progetto della variante bassa, la Provincia di Cremona, avrebbe potuto provare a far stralciare il progetto da opera compensativa, collegata alla realizzazione della Ti-Bre, che già si capiva non sarebbe mai stata realizzata.
  3. Nel 2020 ad esempio, quello più eclatante. Regione Lombardia, uscita malconcia dalla pandemia Covid, varò il famoso e sbandierato Piano Marshall mettendo a disposizione 3,5 miliardi di Euro per infrastrutture sui territori. L’allora gruppo di opposizione ”Casalmaggiore la nostra casa” chiese supporto ad un gruppo di consiglieri regionali, Piloni e Forattini (Pd) e Lena (Lega), i quali presentarono l’odg 143 come emendamento al bilancio di previsione 2021-2023 per chiedere di “sottoscrivere un accordo di Programma tra Regione, Provincia di Cremona e Comune di Casalmaggiore per la realizzazione della ex strada statale n.343 Asolana Gronda nord di Casalmaggiore“. L’odg venne bocciato dal consiglio regionale. A quel punto il gruppo di opposizione casalese presentò una mozione simile in consiglio Comunale a Casalmaggiore, chiedendo oltre alla stipula di un accordo di programma con Regione e Provincia per la realizzazione dell’opera, che fosse approvato il progetto provinciale del 2014. La mozione di “Casalmaggiore la nostra Casa” venne incredibilmente bocciata. Bocciarono, in pratica, il progetto da loro approvato in provincia nel 2014. Il sindaco nei giorni successivi affermò che la proposta era “lacunosa” e la minoranza chiaramente “in cerca di visibilità e della consueta boutade domenicale“. Era il Dicembre del 2020 e a Gennaio del 2025 siamo ancora qui a parlarne senza intravedere una soluzione all’orizzonte.

Quali opere finanziò il Piano Marshall?
Le opere furono molte, alcune già avviate, altre ex-novo. Tra queste vogliamo ricordare:

  1. 35 milioni per interventi in zone Montane
  2. 430 milioni per la Pedemontana
  3. 21 milioni per la tangenziale di Dovera Cremonese
  4. 7,5 milioni a Viadana per il completamento del loro tratto di Gronda Nord
  5. 130 milioni per la tangenziale di Goito, svincolata dal progetto Ti-Bre, quindi si sarebbe potuto fare anche per la tangenziale di Casalmaggiore, ci verrebbe da dire.

Situazione attuale
A Maggio 2024 l’assessore Terzi, in visita elettorale a Casalmaggiore, ha dichiarato che la tangenziale di Casalmaggiore è si una priorità per la Regione, da prendere in considerazione però solo dopo le olimpiadi di Milano-Cortina del 2026. Costi previsti, stimati a Settembre 2023, 3,6 miliardi di euro, di cui 2,2 a carico dello Stato.

E da Casalmaggiore è veramente tutto… restituiamo la linea allo studio.
Buona fortuna a tutti noi

Gruppo Laboratorio Comune


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