Sono passati oltre 2 anni dalla dismissione della vecchia farmacia e dal trasferimento nel nuovo immobile attiguo, non di proprietà, dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata (AFM) e ad oggi non si conosce la destinazione del vecchio stabile.

Della vicenda Farmacia Casalbellotto, che ci sta particolarmente a cuore, vogliamo ricordare un po’ di cifre: AFM paga un affitto mensile di 2.500 euro, alla scadenza del contratto di affitto della durata di sei anni il totale pagato ammonterà a 180.000 euro. AFM, a questo punto, potrà optare per l’acquisto dell’immobile ad un prezzo stabilito di 750.000 euro; a tutti questi vari importi si deve aggiungere l’IVA. L’operazione quindi supererà ampliamente il milione di euro e tutto con soldi pubblici.

Con importi simili, siamo da sempre convinti che si sarebbe potuto e dovuto ristrutturare il vecchio immobile che ha una metratura superiore all’attuale e dove si sarebbero potuti ricavare altri spazi quali ambulatori per fisioterapia e studi medici, vista anche l’età media della popolazione del paese e delle frazioni limitrofe.

Così non è stato! AFM, senza aver richiesto alcun preventivo di spesa per un eventuale ristrutturazione, ha deciso di seguire la strada dell’affitto e dell’eventuale acquisto da terzi abbandonando un bene di proprietà della collettività.

Davanti ad un’operazione di tale importanza, perché AFM e il Comune non hanno proceduto con una consultazione pubblica?

Ritornando alle scelte di AFM, riteniamo che l’affitto sia troppo oneroso e fuori mercato per una frazione. Anche la cifra stabilita per l’operazione d’acquisto la valutiamo esagerata e valutiamo l’operazione rischiosa, tenuto conto delle variabili del mercato immobiliare. Possiamo dirlo grazie ad alcune consulenze che abbiamo commissionato.

Ad oggi ci preme denunciare lo stato di abbandono in cui versa l’immobile di proprietà. Ci risulta che siano state da subito dismesse le utenze, quindi l’immobile non è riscaldato; freddo, umidità, mancanza di areazione, portano a muffe e deperimento causando così un danno al patrimonio pubblico. Un bene immobile ammalorato perderebbe valore, con il rischio, se si decidesse di alienarlo, di arrivare a doverlo “svendere”.

L’aiuola antistante, una volta rigogliosa, ormai è ridotta ad arbusti secchi e l’impatto sulla pubblica piazza risulta deprimente. Compito dell’amministratore pubblico è assicurare la corretta gestione delle risorse pubbliche e quindi attendiamo di conoscere quali siano i progetti ad oggi stabiliti, rammentando al presidente Ponticelli e al Sindaco che AFM è una partecipata dove l’unico socio è il Comune e che i cittadini hanno il diritto di essere informati e coinvolti.


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